Quante birre esistono? Le tipologie di birra da conoscere

tipologie-birra-da-conoscereNel mondo esistono molti tipi di birra, alcuni simili tra loro, altri molto meno. La divisione principale è tra birra chiara, birra rossa e birra scura.
L’indicazione principale per la loro differenza è data dal colore, anche se quest’ultimo non sempre le distingue. Spesso infatti una birra bionda può essere dolce ma anche amara.

La birra, come si sa è una bevanda antichissima, ed ogni Paese possiede la propria tecnica. In passato non si conoscevano in profondità tutti i processi dietro alla fermentazione, ecco perché tutti i birrifici avevano birre completamente diverse, difficili da riprodurre fedelmente.

Classificazione delle birre in base alla fermentazione

Dividere i vari tipi di birra non è semplice, esistono infatti modi diversi per raggruppare i vari stili di birra, prendendo in considerazione il Paese di origine, il tipo di fermentazione, il colore e l’ingrediente che prevale. La prima classificazione viene fatta per il tipo di fermentazione.

Esistono birre ad alta fermentazione e birre a bassa fermentazione, ma anche birre a fermentazione spontanea.

Birra Lager, bassa fermentazione

Le birre a bassa fermentazione prendono il nome di Lager. Il tipo di lievito che viene utilizzato per produrle è molto pulito e soprattutto neutro. Il sapore finale della birra quindi sarà dominato dal malto o dal luppolo scelto.

Ale, birra ad alta fermentazione

Le birre prodotte ad alta fermentazione, vengono chiamate Ale. Queste birre sono composte da un lievito che fermenta a temperature piuttosto alte. L’aroma finale quindi sarà influenzato molto dal lievito, ecco perché quest’ultimo viene scelto con grande attenzione. Il lievito Weizen, ad esempio, conferisce alla birra dolci note di banana e di chiodi di garofano. Come si può immaginare il sapore delle birre ad alta fermentazione estremamente vario.

Birre a fermentazione spontanea

Le birre fermentazione spontanea vengono anche chiamate birre acide. Sono quelle birre che vengono prodotte senza il lievito, si lascia infatti la birra in vasche molto grandi in modo che venga a contatto diretto con l’ossigeno. I lieviti selvaggi e batteri in questo modo, contaminano la birra fino a far avviare la sua fermentazione. Non sono birre adatte a tutti per il loro gusto particolare, ma sono davvero particolari e di nicchia.

Classificazione per Paese d’origine

Le birre artigianali, vengono classificate anche in base al loro Paese d’origine. Sono molti fattori che influiscono a differenziarle, tra questi vi sono le tecniche di produzione, gli ingredienti utilizzati, il terreno, il clima e l’acqua. Solitamente la birra viene prodotta con quattro ingredienti, l’acqua, il malto d’orzo, il luppolo e il lievito. Questi quattro ingredienti sono stati regolamentati già nel 1516, a Monaco di Baviera.

Le birre composte da questi ingredienti vengono considerate pure, aggiungendo un grande valore alla qualità della birra. Anche il clima e il terreno, così come l’acqua influenzano gli ingredienti, si nota infatti nel luppolo l’enorme differenza in base al luogo in cui cresce.

I luppoli tedeschi sono infatti estremamente diversi dal luppolo americano, che è sicuramente più agrumato e fruttato del sapore floreale di quello tedesco.

Birre dolci e amare e acide

Le birre si distinguono anche per il loro ingrediente prevalente. Gli ingredienti con cui è prodotta la birra ne influenzano il profumo, l’aroma ma anche il sapore. Le birre si distinguono quindi in birre amare, come le IPA dove si sente molto l’amaro del luppolo, le birre dolci dove invece l’ingrediente principale è il malto che viene esaltato con le sue note caramellate e dolci e le birre acide, prodotte con batteri e lieviti selvaggi tra cui figurano il Lambic, che dona un gusto molto particolare, oltre ad altri stili considerati più equilibrati.

 

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